La tragica vicenda di Tiziana Pacco, trovata senza vita in un garage a Crotone, riporta alla luce la sua difficile esistenza e la scomparsa avvenuta nel 2019.
La scomparsa e gli ultimi anni di vita di Tiziana Pacco
Tiziana Pacco, originaria di Cervignano del Friuli , ha vissuto una vita segnata da eventi tragici. Dopo la separazione dei genitori, ha trascorso un periodo a Crotone con la madre. La sua vita ha subito un ulteriore colpo quando, dopo la morte della madre nel 2002 , si è trasferita a Cervignano con il padre, che è deceduto nel 2017 . Da quel momento, Tiziana ha vissuto da sola, senza una fissa dimora.
Periodi di difficoltà
- Prima della sua scomparsa nel 2019, Tiziana era stata ospite di una casa famiglia a Sottoselva, frazione di Palmanova.
- Era seguita dal Centro di salute mentale di Udine.
- Nonostante i tentativi dei servizi sociali di aiutarla, Tiziana ha rifiutato ogni forma di assistenza, scegliendo di vivere in condizioni di estrema povertà e marginalità, per strada.
La sua storia è un triste esempio di come, nonostante gli sforzi delle istituzioni, alcune persone possano rimanere isolate e in difficoltà.
I tentativi di aiuto delle istituzioni
Nonostante diversi tentativi da parte dei servizi sociali e delle autorità locali di aiutare Tiziana, la donna non aveva mai accettato le proposte di assistenza. Nel 2019 , i familiari avevano ricevuto una segnalazione da una signora che aveva avuto un contatto con lei a Crotone , confermando che Tiziana viveva in condizioni precarie e dormiva in luoghi di fortuna, come il garage in cui è stata ritrovata morta. I servizi sociali di Crotone avevano cercato di mettersi in contatto con i familiari di Tiziana, ma senza successo. Il Comune aveva più volte invitato la donna a seguire dei percorsi di assistenza, ma la sua risposta era sempre stata negativa, preferendo continuare a vivere in alloggi di fortuna . Secondo quanto emerge, l’ultima segnalazione sulle sue condizioni era stata inoltrata lo scorso 11 dicembre 2024 da parte del consigliere comunale crotonese Enrico Pedace .
A seguito di questa segnalazione, l’equipe dei servizi sociali aveva incontrato la donna ancora una volta, insieme a sanitari del Centro di salute mentale , ma anche in quel caso la 51enne non aveva voluto aiuto.