Keerthy Suresh, l’attrice indiana che ha conquistato il pubblico con la sua straordinaria interpretazione nel film Mahanati, ha recentemente rivelato le sue paure iniziali riguardo a questo progetto. In un’intervista con Galatta India, Keerthy ha confessato di aver rifiutato il ruolo di Savitri, una delle attrici più iconiche del cinema, dopo aver ascoltato la sceneggiatura per ben quattro ore. La sua preoccupazione principale? La paura di non rendere giustizia a una leggenda. Ma cosa l’ha spinta a tornare sui suoi passi? Scopriamo insieme come la fiducia del regista Nag Ashwin e le sfide personali abbiano segnato una rinascita nella carriera di Keerthy, in un momento in cui la sua autostima era ai minimi storici.
Il Coraggio di Keerthy Suresh: Rifiuto Iniziale e Paura di Deludere
Keerthy Suresh ha rivelato di aver inizialmente rifiutato il progetto di Mahanati dopo aver ascoltato la narrazione della sceneggiatura per oltre quattro ore. La sua paura di deludere era palpabile , poiché si trattava della biografia di una delle attrici più grandi del suo tempo, Savitri. Ha confessato: “Ma l’ho rifiutato solo perché avevo paura. Una ragazza qualsiasi che viene da chissà dove e improvvisamente fa un biopic su una leggenda… E se dicessero che l’ho rovinato?
La Fiducia di Nag Ashwin: Un Ritorno al Progetto Mahanati
La fiducia di Nag Ashwin in Keerthy Suresh è stata un elemento cruciale per il suo ritorno al progetto Mahanati. Dopo aver inizialmente rifiutato il ruolo, l’attrice ha rivelato che la determinazione del regista a credere in lei ha fatto la differenza. Nag Ashwin ha mostrato una fiducia incondizionata, affermando che vedeva in lei qualcosa di speciale che le avrebbe permesso di interpretare un ruolo così impegnativo. Keerthy ha condiviso: “Il fatto che la fiducia di Nagi in me fosse maggiore di quella che avevo in me stessa è stato ciò che mi ha realmente spinta a fare quel film.” Questo supporto ha permesso a Keerthy di superare le sue paure e di accettare una sfida che, inizialmente, sembrava insormontabile. La sua esperienza dimostra quanto sia importante avere un mentore che crede nel potenziale di un artista, specialmente in momenti di incertezza e dubbio.
Fonte: pinkvilla