Scopriamo il nuovo film ‘I’m Not an Actor’, una commedia drammatica che esplora il mondo dell’interpretazione e delle relazioni umane.
Trama e produzione del film
Il film “I’m Not an Actor” segue le avventure di un attore frustrato a Mumbai che, attraverso videochiamate, insegna recitazione a un banchiere in pensione recentemente depresso a Francoforte. Questa commedia drammatica, diretta da Aditya Kripalani , è stata girata in modo innovativo, con le due troupe che hanno lavorato simultaneamente in India e Germania per un periodo di 28 giorni. I due attori principali hanno recitato le loro scene in diretta, affrontando le sfide di condizioni climatiche estreme e una differenza di fuso orario di 4,5 ore.
Approccio Unico
Kripalani ha scelto questo approccio non convenzionale per catturare interazioni autentiche tra i personaggi durante le videochiamate. Ha spiegato che, quando una conversazione è intensa, si tende a dimenticare che si sta comunicando attraverso uno schermo. L’obiettivo era far vivere questa esperienza anche nel film, creando una narrazione che si sviluppa in un solo giorno attraverso due paesi.
Tematiche del Film
Il film affronta il tema delle etichette e delle relazioni umane, evidenziando come queste possano creare barriere anziché avvicinare le persone. Kripalani ha sottolineato che le etichette ci danno una falsa sensazione di comprensione, mentre in realtà ci allontanano dalla vera essenza dell’essere umano.
Challenges di Produzione
La produzione ha affrontato sfide uniche a causa della sua strategia di ripresa intercontinentale. Nawazuddin Siddiqui , che è anche produttore del film, ha raccontato che mentre a Francoforte si congelava a 2 gradi, in India il caldo estremo faceva surriscaldare le telecamere, costringendo a pause prolungate. Chitrangada Satarupa , che ha girato le sue scene a Mumbai, ha descritto l’esperienza come impegnativa ma gratificante, sottolineando le complessità logistiche e le riprese in condizioni di grande calore.
Piani Futuri
Dopo la premiere mondiale, sono previsti eventi in Europa , Regno Unito e Asia , con l’intenzione di avere una distribuzione limitata nelle sale in India seguita da un lancio su una piattaforma di streaming. Ranjan Singh funge da produttore associato per il film, che si inserisce nella scia di opere socialmente consapevoli prodotte da Mumba Devi Movement Footage .
La visione del regista Aditya Kripalani
Il regista Aditya Kripalani ha scelto un approccio innovativo per il suo film, girando le scene in tempo reale tra Mumbai e Francoforte . Questo metodo ha permesso di catturare interazioni autentiche durante le videochiamate tra i personaggi. Kripalani spiega: “Il film presenta una conversazione che si svolge in un solo giorno attraverso una videochiamata. Quando una conversazione è intensa, tendiamo a dimenticare che c’è uno schermo coinvolto. Il nostro obiettivo era far sì che questo accadesse anche nel film.” Per realizzare questa visione, le riprese sono state effettuate simultaneamente in entrambe le città, con un team a Francoforte e uno a Mumbai .
Inoltre, il regista affronta il tema delle etichette e delle relazioni umane, affermando: “Etichettare qualcuno ci fa sentire a nostro agio, ma in realtà crea barriere. Il film esplora come queste etichette ci allontanino dalla comprensione profonda che, a un livello più profondo, gli esseri umani sono molto simili tra loro.”
Le sfide della produzione intercontinentale
Il film ha affrontato sfide uniche a causa della sua produzione intercontinentale . I due attori principali, Nawazuddin Siddiqui e Chitrangada Satarupa, hanno girato le loro scene in diretta tramite videochiamate, il che ha comportato diverse difficoltà. Siddiqui ha raccontato che mentre lui si trovava a Francoforte con temperature di 2 gradi , in India il caldo estremo faceva surriscaldare le telecamere , costringendo a fermare le riprese per ore. Satarupa, che ha girato le sue scene a Mumbai , ha descritto l’esperienza come sia impegnativa che soddisfacente . Ha dovuto bilanciare le complessità logistiche mantenendo la fedeltà al personaggio, e ha girato in condizioni di caldo intenso in location reali , a volte anche in stile guerrilla .
Queste sfide hanno reso la produzione un’esperienza unica e memorabile.
Piani futuri per il film
Dopo la premiere mondiale al Cinequest 2025, sono previsti eventi in Europa , Regno Unito e Asia per il film “I’m Not an Actor”. Inoltre, il produttore Sweta Chhabria ha confermato l’intenzione di realizzare un lancio teatrale limitato in India , seguito da una disponibilità su una piattaforma di streaming . Questo film si unisce ad altre opere significative della Mumba Devi Movement Footage , che ha già ricevuto riconoscimenti con film come “Devi Aur Hero” e “Not Today”.
Un film socialmente consapevole
Il film “I’m Not an Actor” si inserisce nel filone dei film socialmente consapevoli prodotti da Mumba Devi Movement Footage , seguendo le orme di opere precedenti come “Devi Aur Hero” (2019), vincitore del Netpac Award , e “Not Today” (2021), che ha ricevuto il Fipresci Prize . Questo nuovo progetto affronta tematiche importanti legate alle etichette sociali e alle relazioni umane, come spiegato dal regista Aditya Kripalani .
Tematiche del film
- Etichette sociali: Kripalani sottolinea come le etichette che attribuiamo agli altri possano creare barriere, allontanandoci dalla comprensione profonda dell’essere umano.
- Relazioni umane: Il film esplora come le interazioni tra le persone possano essere influenzate da queste etichette, portando a una riflessione su quanto siamo simili a un livello più profondo.
La produzione di “I’m Not an Actor” si distingue per il suo approccio innovativo, girato in tempo reale attraverso videochiamate tra i due protagonisti, un attore frustrato e un banchiere in pensione. Questo metodo ha permesso di catturare l’autenticità delle interazioni, rendendo il film un’opera che non solo intrattiene, ma invita anche a una riflessione critica sulla società contemporanea.
Fonte: allcelebrities