Andrew Garfield, l’attore che ci ha incantato con le sue interpretazioni, ha recentemente sollevato un tema scottante: perché chi prova emozioni al cinema dovrebbe scusarsi? Durante un’intervista con The Guardian, Garfield ha raccontato di una donna che, dopo aver pianto durante la visione del suo ultimo film ‘We Live in Time’, si è sentita in dovere di scusarsi con chi le stava intorno. Un comportamento che l’attore definisce ‘un peccato’, evidenziando come le norme sociali, soprattutto nel Regno Unito, possano rendere inappropriato esprimere i propri sentimenti. In questo articolo, esploreremo le riflessioni di Garfield sulle emozioni al cinema, il suo recente lavoro e il messaggio profondo che ‘We Live in Time’ porta con sé, in un contesto che invita a riflettere sulla nostra relazione con il dolore e la vulnerabilità.
Andrew Garfield e l’Emozione al Cinema: Un Appello alla Libertà di Sentire
Andrew Garfield ha recentemente espresso la sua frustrazione riguardo al fatto che gli spettatori al cinema si sentano costretti a scusarsi per esprimere le proprie emozioni più profonde. Durante un’intervista con The Guardian , l’attore ha raccontato di una donna che ha pianto molto mentre guardava il suo film recentemente uscito, We Live in Time , e che successivamente si è scusata con le persone intorno a lei. Garfield ha definito «una vergogna» che qualcuno debba scusarsi semplicemente per aver mostrato i propri sentimenti. Ha notato che questa pratica è particolarmente diffusa nel Regno Unito, il paese in cui è cresciuto, affermando: «Penso che questo parli di una questione culturale che abbiamo, in particolare nel Regno Unito, dove le espressioni esterne di emozione sono considerate in qualche modo inappropriate o vergognose.» Durante il tour promozionale di We Live in Time , Garfield è stato molto apprezzato per la sua apparizione in Sesame Street , dove ha parlato del suo tempo libero e ha anche affrontato il concetto di lutto. Il regista John Crowley ha dichiarato a The Guardian che il film colpisce particolarmente una certa sezione del pubblico «molto duramente» .
We Live in Time: Un Film che Tocca il Cuore e Stimola la Riflessione
Andrew Garfield ha messo in luce un tema molto importante riguardo alle emozioni al cinema, sottolineando come sia una vergogna che le persone si sentano costrette a scusarsi per aver pianto o per aver mostrato i propri sentimenti. Durante un’intervista, ha raccontato di una donna che, dopo aver pianto durante la visione di We Live in Time , si è scusata con gli altri spettatori. Questo comportamento, secondo Garfield, è emblematico di una questione culturale presente soprattutto nel Regno Unito, dove le espressioni di emozione sono spesso considerate inappropriate o addirittura vergognose. Inoltre, il regista John Crowley ha confermato che il film ha un impatto profondo su una parte del pubblico, con alcune persone che hanno espresso il desiderio di rivederlo da sole per «fare un pianto brutto» . Questo dimostra quanto il film riesca a toccare le corde emotive degli spettatori, invitandoli a riflettere e a confrontarsi con le proprie emozioni.
Fonte: pinkvilla