A.C. Grayling, filosofo britannico, discute l’impatto della cultura ‘woke’ e il tentativo di cancellare Meghan Markle.
Intervista a A.C. Grayling: la cultura ‘woke’ e Meghan Markle
A.C. Grayling, filosofo britannico, ha recentemente discusso dell’impatto della cultura ‘woke’ e del tentativo di cancellare Meghan Markle , definendo quest’ultimo come un esempio emblematico delle attuali campagne di cancellazione . Secondo Grayling, “l’attacco a Meghan Markle è stato e continua a essere enorme. Ci sono così tanti media e gruppi nella società che la criticano pesantemente”. Grayling ha sottolineato che, sebbene non conosca tutti i dettagli della situazione, è possibile che ci siano motivi razziali alla base di questa campagna.
Ha affermato: “Non è impossibile escludere il fattore razziale. L’idea che le persone non vogliano una donna di colore nella famiglia reale, mentre altri non gradiscono il suo comportamento”. Ha anche notato come la società sia molto possessiva nei confronti della famiglia reale, con uno standard di purezza che deve essere rispettato per preservare l’essenza della monarchia. Grayling ha continuato dicendo: “Non so cosa ci sia di personale in lei che sembri così abrasivo e barbativo per le persone. L’ho citata come esempio di un enorme sforzo di cancellazione da parte degli anti-woke per fare un punto”.
Ha concluso con una riflessione provocatoria: “Se la stessa attenzione fosse rivolta a qualcosa di veramente terribile, come i suprematisti bianchi, ci sarebbe almeno un po’ di equilibrio, non credi?”.

Le campagne di cancellazione e il caso di Meghan Markle
A.C. Grayling afferma che non esiste un esempio più attuale di campagne di cancellazione rispetto a quello di Meghan Markle . Secondo lui, “l’attacco a Meghan Markle è stato e continua a essere enorme. Ci sono così tanti media e gruppi nella società che la stanno attaccando”. Grayling, pur dichiarandosi neutrale riguardo alla questione, suggerisce che ci possano essere motivi validi dietro a questa campagna di cancellazione.
Egli osserva che non si può escludere la questione razziale, affermando che “l’idea che le persone non vogliano una donna di colore nella famiglia reale” potrebbe essere un fattore, insieme al fatto che alcuni non gradiscono il suo comportamento. Grayling sottolinea la possessività della società nei confronti della famiglia reale, evidenziando che esiste uno standard di purezza che deve essere rispettato per preservare l’essenza della monarchia. Se questo standard viene violato da qualcuno considerato “troppo woke”, la reazione è immediata. Inoltre, Grayling si chiede cosa renda Meghan così “abrasiva e barbativa” per alcune persone, citandola come esempio di un grande sforzo di cancellazione da parte degli anti-woke. Egli conclude che se la stessa attenzione fosse rivolta a questioni realmente gravi, come il suprematismo bianco , ci sarebbe almeno un certo equilibrio nella discussione pubblica.

La possessività sulla famiglia reale e il concetto di purezza
A.C. Grayling sottolinea come la società sia molto possessiva nei confronti della famiglia reale . Secondo lui, esiste uno standard di purezza che deve essere rispettato per preservare l’essenza della monarchia. Questo standard implica che, se qualcuno percepito come “troppo woke” entra a far parte della famiglia reale, si genera una reazione negativa. Grayling osserva che ci sono elementi razziali in gioco, suggerendo che la presenza di una donna di colore come Meghan Markle possa essere vista come una minaccia per questa purezza.
La sua affermazione mette in evidenza come la società possa essere intollerante nei confronti di chi non si conforma a determinati canoni, specialmente quando si tratta di figure pubbliche come Meghan. Grayling conclude dicendo che l’attenzione rivolta a Meghan, in quanto esempio di una campagna di cancellazione, è un chiaro segnale di come le guerre culturali si stiano manifestando nel Regno Unito.
