Gabrielle Union ha affrontato sfide significative nella sua carriera a Hollywood, parlando apertamente del tipo di casting che ha subito.
Il tipo di casting e la bellezza non convenzionale
Gabrielle Union ha condiviso la sua esperienza riguardo al tipo di casting che ha subito all’inizio della sua carriera a Hollywood. In un’intervista sincera, ha rivelato che il suo aspetto fisico, caratterizzato da capelli ricci , melanin e tratti distintivi come un naso più largo e labbra più piene , l’ha spesso relegata a ruoli secondari, non considerata una bellezza classica . Questo l’ha portata a sentirsi invisibile, come se la sua bellezza non fosse desiderata nel settore. Di conseguenza, Union non ha mai ricevuto offerte per ruoli da protagonista, ma ha interpretato il ruolo della sidekick nera accanto a protagoniste bianche in film come ‘She’s All That’ e ’10 Things I Hate About You’ . Ha spiegato che il suo aspetto era abbastanza attraente, ma non così tanto da sovrastare la protagonista bianca.
Union ha anche mostrato il copione di ’10 Things I Hate About You’ , dove il suo personaggio, Chastity , è descritto come “l’amica meno straordinaria, ma comunque carina” rispetto a Bianca Stratford , il personaggio principale. “Ero la persona perfetta per essere ‘l’amica’, appena a sinistra di questa ragazza bianca,” ha commentato, sottolineando che questo tipo di ruoli, come ’10 Things I Hate About You’ , ‘She’s All That’ e ‘Bring It On’ , sono stati il suo pane quotidiano per molto tempo, interpretando sempre la bitchy, sassy friend .
Ruoli secondari e la ricerca di un ruolo da protagonista
Gabrielle Union ha condiviso la sua esperienza di essere typecast all’inizio della sua carriera, rivelando come il suo aspetto fisico l’abbia portata a interpretare ruoli secondari. In particolare, ha notato che quando si ha un capelli più grossi , una pelle con melanin e tratti distintivi come un naso più largo e labbra più piene , non si è considerati una bellezza classica . Questo l’ha portata a sentirsi invisibile , come se la sua bellezza non fosse desiderata nel settore. Di conseguenza, Union non ha mai ricevuto offerte per ruoli da protagonista, ma ha interpretato il ruolo della sidekick nera accanto a protagoniste bianche in film come “She’s All That” e “10 Things I Hate About You” . Ha spiegato che il suo aspetto era abbastanza attraente , ma non così tanto da sovrastare il protagonista bianco.
Union ha mostrato il copione di “10 Things I Hate About You” , dove il suo personaggio, Chastity , è descritto come “l’amica meno straordinaria, ma comunque carina” rispetto a Bianca Stratford , il personaggio principale. “E così ero la persona perfetta per essere ‘l’amica’, appena a sinistra di questo ragazza bianca,” ha detto Union, aggiungendo che questo è stato un tema ricorrente nella sua carriera, con ruoli simili in film come “10 Things I Hate About You” , “She’s All That” e “Bring It On” . Questi ruoli, in cui interpretava la bitchy, sassy friend , sono stati il suo pane quotidiano per molto tempo. Il suo primo grande ruolo da protagonista è arrivato molti anni dopo, con “Being Mary Jane” , che è andato in onda dal 2013 al 2019.
Il primo ruolo da protagonista in ‘Being Mary Jane’
Gabrielle Union ha ottenuto il suo primo grande ruolo da protagonista con la serie Being Mary Jane , che è andata in onda dal 2013 al 2019 . Questo progetto ha segnato un cambiamento significativo nella sua carriera, permettendole di emergere come una figura centrale nel panorama televisivo di Hollywood. Prima di questo traguardo, Union aveva spesso interpretato ruoli secondari, in particolare come la ” amica sassy ” accanto a protagoniste bianche in film come 10 Things I Hate About You e She’s All That . La sua esperienza nel settore l’ha portata a riflettere su come il suo aspetto fisico, caratterizzato da tratti distintivi come i capelli ricci e una carnagione scura, l’abbia relegata a ruoli marginali, dove la sua bellezza non veniva considerata ” classica “. Tuttavia, con Being Mary Jane , Union ha finalmente avuto l’opportunità di brillare come protagonista, cambiando la narrazione della sua carriera e aprendo la strada a nuove rappresentazioni di donne nere in ruoli di leadership.
