L’ex editor di British Vogue: vivere come la Duchessa Meghan è troppo faticoso!

Alexandra Shulman, ex editor di British Vogue, esprime le sue opinioni sullo stile di vita della Duchessa Meghan, sottolineando le difficoltà di mantenere standard elevati.

Le critiche di Alexandra Shulman a Meghan Markle

Alexandra Shulman, ex editor di British Vogue , ha espresso le sue opinioni sullo stile di vita della Duchessa Meghan , sottolineando le difficoltà di mantenere standard elevati. Shulman critica lo stile di vita aspirazionale di Meghan, ritenendolo eccessivamente faticoso . Tra le sue osservazioni, ha dichiarato che uno dei suoi termini più odiati è ” senza sforzo “, lamentandosi del fatto che, mentre questo è un termine di moda, la vita è piena di sforzi inutili. La nuova serie TV di Meghan dimostra un’esistenza così faticosa che è quasi estenuante da contemplare.

1. Shulman menziona che preparare sacchetti di tè fatti in casa con sale da bagno himalayano per i propri ospiti è un modo per dimostrare che ci si preoccupa del loro sonno.
2. Critica anche la tendenza al plating, affermando che in Meghanland ogni pasto deve essere un’opera d’arte, con piatti colorati e decorazioni floreali, come fiori su una frittata.
3. Sottolinea che non è giusto attribuire tutta questa esistenza faticosa solo a Meghan, poiché anche le generazioni più giovani hanno standard elevati per la presentazione dei pasti, con candele, composizioni floreali e tovaglie elaborate.
4. Inoltre, i letti, che un tempo erano decorati con un semplice copriletto, ora devono essere adornati con strati di coperte e cuscini, rendendo difficile trovare le lenzuola.
5. Shulman conclude che è comprensibile che molte persone si sentano povere di tempo, dato l’enorme sforzo richiesto per perseguire una vita aspirazionale. Si chiede infine cosa sia successo all’atteggiamento di Shirley Conran, che sosteneva che “la vita è troppo breve per riempire un fungo”.

La vita ‘senza sforzo’ e le aspettative moderne

Alexandra Shulman esprime il suo disappunto riguardo al termine “senza sforzo” , che sembra essere diventato un mantra nella società moderna. Secondo lei, mentre questo termine è molto in voga, la realtà è che ci viene continuamente presentata una vita piena di sforzi inutili . La nuova serie TV di Meghan Markle, With Love, Meghan , rappresenta un’esistenza così faticosa da risultare quasi estenuante da contemplare.

1. Shulman critica l’idea di preparare sacchetti di tè fatti in casa con sale da bagno himalayano per i propri ospiti, come se fosse un modo per dimostrare quanto ci si prenda cura del loro riposo.
2. Inoltre, sottolinea l’assurdità della tendenza al “plating”, dove ogni pasto deve essere un’opera d’arte. Non è più sufficiente una semplice ciotola di insalata di frutta; ora si richiede di creare un vassoio di frutta colorato e decorato con fiori, persino su una frittata.
3. Shulman osserva che non è giusto attribuire tutta questa pressione a Meghan, poiché anche le generazioni più giovani, come i Gen Z e i millennials, hanno standard elevati per la presentazione dei pasti, richiedendo decorazioni elaborate ogni volta che si invitano amici per una semplice cena.
4. Anche i letti, che un tempo erano perfetti con un semplice copriletto, ora devono essere adornati con numerosi strati di coperte e cuscini, rendendo difficile persino trovare le lenzuola.

Shulman conclude che è comprensibile che molte persone si sentano povere di tempo , dato l’enorme sforzo richiesto per perseguire una vita aspirazionale . Si chiede ironicamente cosa sia successo all’atteggiamento di Shirley Conran, che sosteneva che la vita è troppo breve per dedicarsi a compiti così faticosi.

La critica alla cultura del ‘plating’

Alexandra Shulman esprime la sua avversione per la cultura del “plating” , sottolineando come questa tendenza abbia preso piede nella vita quotidiana, specialmente in contesti come quello di Meghan Markle. Secondo Shulman, l’idea di rendere ogni pasto un’opera d’arte è diventata una norma, e non si tratta più di servire semplicemente una buona insalata di frutta , ma di creare un piatto arcobaleno di frutta colorata, magari decorato con fiori. La critica di Shulman si concentra sul fatto che, mentre nei ristoranti il plating può avere senso, nella vita di tutti i giorni è un’esigenza eccessiva e faticosa.

Il peso delle aspettative moderne

Shulman non attribuisce tutta la responsabilità di questa esistenza faticosa a Meghan, ma riconosce che le elevate aspettative di stile di vita tra le generazioni più giovani, come i Millennials e la Generazione Z , contribuiscono a questa pressione. Ogni volta che si invita qualche amico a cena, ci si aspetta di allestire un tavolo con candele, composizioni floreali e tovaglie eleganti, lasciando poco spazio per la semplicità.

Il cambiamento nelle abitudini quotidiane

Inoltre, Shulman osserva come anche le coperte sui letti siano cambiate: non basta più un semplice copriletto, ma ora ci si aspetta di avere strati di coperte e cuscini che rendono difficile trovare i normali lenzuoli e cuscini. Questo porta a una sensazione di mancanza di tempo , poiché si è costretti a dedicare un’enorme quantità di sforzo per raggiungere uno stile di vita aspirazionale. Shulman si chiede ironicamente cosa sia successo all’atteggiamento di Shirley Conran, che sosteneva che “la vita è troppo breve per riempire un fungo”. In conclusione, la critica di Shulman alla cultura del plating mette in luce le sfide e le pressioni che molte persone affrontano nel tentativo di mantenere standard elevati nella loro vita quotidiana.