Mauro Repetto, co-fondatore degli 883, racconta il suo percorso artistico e le scelte che lo hanno portato a lasciare la band per inseguire il sogno americano.
Un sogno realizzato e il richiamo degli Stati Uniti
Mauro Repetto ha condiviso la sua esperienza di trasferimento a Hollywood, sottolineando che, nonostante le difficoltà iniziali, ha vissuto momenti unici.
Il trasferimento a Hollywood
Repetto ha affrontato il problema di proporre sceneggiature e recitare senza una perfetta conoscenza della lingua inglese. “Quando parlavo, mi guardavano come per dire: ‘Vuoi fare lo sceneggiatore senza parlare inglese?'” ha raccontato, evidenziando le sfide che ha dovuto superare.
Esperienze esclusive
Nonostante tutto, ha avuto l’opportunità di frequentare ambienti esclusivi, come la palestra dove si allenava Brad Pitt . “Ogni mattina mi allenavo e poi lui arrivava a prendere il mio posto. Un giorno mi dissero che era proprio lui, quello che dormiva ogni weekend con Julia Roberts !” ha ricordato con un sorriso, rivelando un aneddoto che rende l’idea di quanto fosse affascinante la sua vita a Los Angeles.

La serie TV sugli 883 e la sua opinione
Parlando della recente serie TV dedicata agli 883 , Mauro Repetto ha espresso un giudizio positivo: “Penso che abbiano colto bene la nostra creatività e fragilità di allora. Gli attori che ci interpretano sono pertinenti. Certo, è romanzata , ma ci sta”. Ha anche evidenziato che, sebbene la narrazione mostri il suo ruolo come sempre più marginale, la realtà era diversa: “Io sapevo che il mio ruolo sul palco era limitato, ma lo accettavo. Il mio sogno era altrove”.

Un’amicizia che resiste al tempo
Nonostante il tempo e le esperienze diverse, il legame con Max Pezzali resta forte. Mauro Repetto afferma che gli 883 rappresentano più di un semplice progetto musicale; sono una vera amicizia. Questo legame è così profondo che il pubblico percepisce ancora lui e Max come un’unica entità. La nostalgia per gli anni ’90 e la semplicità della vita di provincia hanno contribuito a mantenere viva l’affezione del pubblico per gli 883. Repetto sottolinea che “la gente ha bisogno di riferimenti, di tornare ai momenti in cui si girava in motorino in due, con pochi pensieri e tante speranze.”

Una vita tra Parigi e nuove passioni
Repetto oggi è residente a Parigi e ha raccontato il suo stile di vita attuale: “Sto benissimo, mi alleno con una campionessa di judo sulla Senna due volte a settimana. E poi lavoro alla Walt Disney Company , ma solo per fare contenta mia madre”. A Parigi ha trovato un equilibrio tra cultura , sport e famiglia : “Parigi è una città che ti culla e allo stesso tempo ti stimola. Amo perdermi tra le sue strade e lasciarmi ispirare”. Ha parlato anche della sua passione per il calcio , pur avendo smesso di praticarlo: “Da ragazzo ero forte, giocavo tanto, ma poi la musica ha preso il sopravvento.
Mio figlio però è tifoso del Paris Saint-Germain , quindi guardo le partite con lui con grande entusiasmo”.
Nessun rimpianto, solo nuovi sogni
Alla domanda su eventuali rimpianti , Mauro Repetto ha risposto in modo chiaro e deciso: “Non solo non mi sono mai pentito, ma se tornassi indietro lo rifarei ancora. Forse anche con più convinzione”.
Messaggio ai giovani
L’ex membro degli 883 ha concluso il suo intervento con un incoraggiamento per i giovani: “Se volete farcela, fregatevene dei fallimenti . Arriverete a sbagliare otto volte su dieci, ma quelle due volte in cui andrà bene faranno la differenza”.